Sarsina
Città di origine antichissima, fondata da popolazione di origine umbra tra il VI e il IV secolo a.C.
Già nel III secolo a.C. Sarsina governava un grande stato al di qua e al di là del crinale appenninico che comprendeva alcune vallate romagnole e l’alto Tevere. L’economia del territorio era silvo-pastorale (lana, pelli, formaggi, legname).
La prima data certa della storia sarsinate è quella della conquista da parte di Roma nel 266 a.C., dopo la quale diventò città federata e, quindi, Municipio.
Tutta la scena teatrale di Sarsina ruota attorno alla figura di Tito Maccio Plauto, antico commediografo latino nato a Sarsina attorno al 250 a.C.
Sappiamo poco di Plauto uomo e le notizie che possediamo [A. Gellio e S. Girolamo IV sec. d.C.] sono poco attendibili: nato come attore di successo, avrebbe investito malamente il capitale in commercio, ricoprendosi di debiti e costringendosi a guadagnarsi da vivere in un mulino girando la macina. In questo periodo cominciò a comporre commedie, fra cui il “Saturio” (“Il pancia piena”) e l’ “Addictus” (schiavo per debiti), che già dai titoli richiamano gl’infelici rovesci personali; e una terza, dal titolo sconosciuto, che, rappresentate con successo, furono l’inizio di una fortunata attività teatrale durata oltre un quarantennio: alieno della politica, ma non insensibile agli avvenimenti del tempo [la sua produzione si svolse, del resto, praticamente durante la II guerra punica], visse interamente della sua arte, praticata con instancabile fervore creativo: egli, insomma, scriveva per vivere, la sua scrittura era non più che mera professione.
Proprio a questo personaggio sono dedicati
- la rassegna di rappresentazioni classiche “Plautus Festival” che si tiene ogni estate
nella suggestiva atmosfera della moderna arena plautina di Calbano e - l’incontro “Lecturae Plautinae Sarsinates” che si tiene ogni settembre.
le informazioni sono state estratte dal sito: www.sarsina.info